Ci incontreremo tra dieci anni ma non sarà sufficiente perché il mare sarà ancora nei tuoi occhi e l'alta marea nel mio cuore. Chi domina le redini del tempo, puledro indomabile, che a stento rispetta lo spazio, come potrebbe l’amore?

E se cercassimo,

itineranti

come gabbiani,

la medesima riva

per trascorrere

il nostro inverno?

Ti stupirebbe sapere

che le tue lacrime

appoggiano con leggerezza

sulle mie spalle

e il tuo abbraccio

si fonde perfettamente nel mio.

Obrigada

Lasciare il luogo

pieno di contraddizioni e lacrime,

necessità intrinseca 

di respirare a pieni polmoni

lo iodio dell'oceano

che ti portò alla luce.

Lasciare il luogo dell'abbandono,

dominante

da troppo tempo.

Lasciare il luogo del cuore,

un altro cuore,

per esistere davvero.

Quanto devi essere radicato per toccare il cielo? Fonte dos Amores, Coimbra

Pensieroso cacciatore

Gusci svuotati 

di corpi esanimi,

sulla riva.

La creatura umana li raccolse 

per poter ricordare

un po’ più a lungo

l’urlo 

dell’onda selvaggia.



Accendi il rumore

più forte dei battiti,

vibra più della tua anima.

Non senti nulla

non devi sentire più nulla.

Lo sguardo dell’uomo ferito:

difficile interpretarlo se ancora

alla ricerca del suo sentire!

Identifica oggetto e soggetto,

niente ha logica

in un mondo scientifico.

Vista offuscata da frequenti pianti,

labbra serrate in lunghi silenzi.

Abbraccia quell’anima

e donale il tuo sguardo,

qualsiasi sentimento esprima.

Farfalle nere senza un’ala

monche e tremanti.

Nello specchio d’acqua

osservano una simmetria inesistente e

si alzano in volo.

Cadono

scontrandosi con la realtà

di essere incomplete.

So dove sono ma è come non lo sapessi.

Vago nella miseria di un respiro rubato.

Perdo ogni giorno qualcosa o forse la ottengo.

Mi smusso o divento spigolo,

non conosco la mia sorte:

cubo o sfera.

Persino il silenzio mi pare rumoroso

in questo vagare di anime inermi

che non comprendono

il loro valore.

Aspetta quella lacrima che lava via il sangue.

Solitario

A volte,

succede

ti specchi nell’ombra

e non rimane che dolore.

Nascosta e ferma

per ora ad attendere l’angoscia.

Rimasta in disparte

in un angolo buio

per ghermirti

quando, preda distratta, ti volti

e arrendevole,

altro non puoi che

abbandonarti.

A volte dicevi.

Per sempre.