giovedì 31 agosto 2017

Fumano i sospiri

al modo delle risa

nel gelido inverno.

Scorrono

nella stessa direzione,

nel pianto della gioia

e della tristezza,

le lacrime.

Distinguere dolore e gioia

non è possibile

se pronunciati dalle stesse labbra

percepiti dalla stessa anima.

domenica 27 agosto 2017

Arriva la luce

lenta e inesorabile

ma rimani nel sogno che non ricordo,

diventi vivido poco alla volta

durante la veglia

e non v'è nulla di più dolce.

I sogni si bloccano al livello della paura

e paralizzano ogni altra reazione.

Vana follia

ma la delusione ha concesso

alcune ore d'anticipo.

giovedì 24 agosto 2017

Il desiderio di un minuto distratto

che non volge al giorno.

La notte che avvolge brandendo,

come un guerriero,

la sua spada.

E rimane la ferita

dell'assenza sufficiente,

presenza mancata,

perché dolorosamente vissuta,

eternamente ingombrante.





mercoledì 23 agosto 2017

E arriva il suono della tua mente

rimane sorda nel suo sentire.

Acuiti i sensi

al punto da essere,

ora,

incapace di sentimento.

Neo nata

da nutrite, svezzare, da crescere

ma solo se stessa

per farlo senza morire.



 

martedì 22 agosto 2017

L’aria è fredda

e non rimane più nulla.

Terra di desolazione

in uno spasmo di estrema stanchezza.

Chiusa in gabbia

con gli occhi all’orizzonte

ma il cuore altrove.

Riflesso di un’anima,

zavorrata a terra

ma salata come acqua di mare,

che suo malgrado accetta

di non trovare collocazione.


sabato 19 agosto 2017


La pretesa

di vedersi nell’altro.

I propri occhi, le proprie sensazioni.

Io e tu

siamo noi

non altro

eppure altro.

Così vicini,

dannatamente lontani

nel richiamo dell’oggi

al sospiro di domani.

Anime ferite

in cerca di conforto,

ricercano quel poco di pace

che possono trovare

disperse nell’abbraccio

interminabile ma finito.

Sempre lacrime;

non conoscevo tutti questi

sapori del sale

eppure mi sento più viva

anche se oggi, triste.

mercoledì 16 agosto 2017

Tanto affascinante

è l’attrazione fra due poli uguali,

l’insieme di beltà e mistero

che avvicina una stella a un’altra stella.

Il rumore di un bacio

che tanto somiglia

ad un colpo d’arma da fuoco,

nel buio fa esplodere la sua forza

e rilascia il suo dolore.

Cerco il senso delle cose

ma comprendo solo

l’irruenza delle parole,

scorticano e scarnano l’anima.

Blu,

vedo un mondo velato di blu;

tristezza, lacrime e rabbia

quasi impalpabili davanti ai miei occhi

colpiscono con vigore inesauribile.

Dovrei essere felice,

ma non mi sarà permesso.


domenica 13 agosto 2017

Incontri svelati 

di occhi sbagliati,

abbagliati da una luce finta,

senza vita.

Inerme al contatto dell’unico giusto,

si scontra con un muro d’angoscia.



sabato 12 agosto 2017

L’umano sentire

così gentile, duro, complesso.

Mi risveglio

da un sogno troppo denso

per essere pura immaginazione.

Un volto stancamente poggiato sulle mani,

raccoglie fra i palmi le lacrime

del suo essere vivo

ma ancora incompleto.

venerdì 11 agosto 2017


Aveva un sorriso

di quelli che non ti aspetti

bruciava di petali bianchi

e poteva rischiarare la più

scura delle anime, non importava quanto ferite.

Trovava sollievo

lo sguardo che non sapeva

andare oltre il terreno.

Anche se più di una delusione

era passata sul suo viso,

non poteva intaccare

quella splendida dolce margherita.

giovedì 10 agosto 2017


Buonanotte

a chi danza su una corteccia di rugiada,

a chi crede che la vita sia un brivido di dolcezza nella notte.

Buonanotte al fiore più profumato

e alla spina più tagliente

perché anche il dolore

merita amore.

martedì 8 agosto 2017

Mi sono guardata in uno specchio d’acqua

ma ho visto dolore, attraverso quel velo di cielo

che lambiva la mia figura.

Provo un dolce sollievo

quando non devo provare sentimenti,

quando sono in balia di quell’acqua,

quando gli occhi vedono solo contorni sfocati,

quando l’amore è vicino e il dolore più lontano.

Gli occhi bruciano in un vortice di nuovi riferimenti;

non più confini ma serenità.

Non vedo chiaramente ma affogo in

questa dolce, umida sensazione.

lunedì 7 agosto 2017


Occhi chiusi

quasi per dimenticare o per ricordare più intensamente

occhi aperti

per far credere di parlare con ragionevolezza

occhi bassi

per la vergogna, per osservare lo spazio che meriti

occhi tanto vuoti

da poter essere trapassati

ma comunque mai capiti.

sabato 5 agosto 2017

Ogni giorno un freddo afoso,

scorre dell’acqua nella direzione opposta:

nessuno lo nota.

Sta piovendo.

Due ragazzi sono immersi fino alla vita

e si sorreggono con la sola forza di un abbraccio.

Nessuno li nota.

Sta piovendo. Stanno piangendo.

Abbandonarsi a quella corrente contraria,

proteggersi dalla pioggia, asciugarsi le lacrime

e andarsene per un po’, per sempre

fuggendo da se stessi, unici spettatori

di quell’abbraccio , mai esistito.

Sulla riva un corpo esanime, al contrario,

dannatamente reale.

venerdì 4 agosto 2017

Grazie a chi mi ha fatto capire che se guardi oltre, anche una parete può essere un albero


Piove sulle case di città,

sulle false relazioni.

Piove sulla superficie dell’oceano,

ma non si scorgono le gocce.

Piove sui sensi perduti del destino.

Piove sulla stazione, c’è gente che

aspetta e gente che piange.

Piove, ma nessuno ti asciuga le lacrime.

giovedì 3 agosto 2017


Sguardo

inarrestabile e randagio

quando il sole

si spegne nel male.

Affondi nel buio

dell’impossibile,

indugiare

non gli è permesso

nell’azzurro intenso

del mare

o dei tuoi occhi.

mercoledì 2 agosto 2017

Terra, madre che tiene saldi.

Energia raccolta e rilasciata.

Abbracciare costante e tenero,

umida o arida,

costantemente pronta ad accogliere

il pianto dell’essere umano,

il vuoto del cuore

o il torpore dell’anima.

Nuove e vecchie sensazioni.

Sentimento d’abbandono.

Ingiallisco, foglia stanca di sorreggermi;

mi lascio cadere, nella disarmonia del vento

e mi scopro a nutrire la terra,

che nuovamente mi accoglie,

instancabile.

martedì 1 agosto 2017

Cuore di pietrA



Mi ha sempre colpito l’occhio del cervo,

così umido e profondo

ma in fondo tanto assente.

Un cervo, un uomo,

così simili.

Potenzialmente maestosi,

scattano impauriti al rumore ignoto.

Non sopportano di non sapere,

non cercano di scoprire

e si nascondono nel buio del bosco

o della mente, a seconda della specie.