giovedì 28 dicembre 2017


Quale distanza

per riconoscere e accettare

musica,

dissonante?

Ritrovarsi di fronte

a corde spezzate

di strumenti antichi

ed essere chiamati a scegliere

tra fascino od armonia,

vista od udito, immagine o suono.

Non è concesso godere di entrambi

troppo per essere umano,

in fondo ciò che siamo.

domenica 24 dicembre 2017


Spalle al muro,

dinnanzi al cammino di perdono.

Mendica parole incompiute

per intessere discorsi

che siano un’ancora,

che rimangano ancora

parole da dirsi

e sguardi.

Che rimangano ancora

sguardi da donarsi.

mercoledì 13 dicembre 2017

A presto,

presagio di abbandono,

ci vediamo presto.

Ciò che è per me, non per te.

Presto o tardi, in fondo mai.

Presto è sempre, presto è ora.

La vita scorre,

presto è un ramo che cresce

presto è una radice che ci unisce e ci nutre

ora, nel presente.

venerdì 8 dicembre 2017

La possente verità si scontra con chi si allieta

dimentico del proprio dolore

giace nelle braccia del silenzio

e tocca il cielo,

urtato da colpi prepotenti.

Si specchia nella mente di un ricordo perduto,

insperato, sepolto.

Si dedica alla morte

o forse proprio per questo alla vita stessa.

Rosso e bianco,

acqua e sangue

si mischiano in quella tenebra lucente

e al suono

danzano, muovendosi nell’ombra

come una tremula candela

soffre in uno spazio chiuso e non può respirare.

Resta seduto e richiama

il senso del bene che ti pervade.

Ti rimane una piccola dose

di felicità rarefatta

in quella folle ricerca del giusto

che ti attanaglia.

Scopriti (bambino),

lascia scorrere il sangue e la nebbia

che ti sono compagni,

non trattenere le lacrime e le risate;

porta la mano all’orecchio

e ascolta la tua anima gemere,

copriti gli occhi e vedi la luce

serra la bocca

e dona parole di perdono.

Resta sospeso in questo momento di pace

e non lasciarlo andare.

Ritorna a casa,

quel luogo che ti salva,

puoi respirare.

Non temere il male,

sprona il tuo volere.

Resta impassibile a chi ti conduce

e dona il tuo sorriso.

Resta scalzo

e cammina sul giardino della mente,

ricorda i momenti

dimentica gli atti(mi).

Dove ti porta il tuo pensare,

se non sempre più lontano da te stesso,

fuori dalla pelle che ti contiene?

Sei turbata,

non puoi continuare a fingere

ti consumi nel pensiero e nella ragione

e non ascolti il cuore

diventando sempre più impalpabile

e invisibile ai tuoi stessi occhi.

Baciami, baciami ancora

non smettere di vivere

ricomincia ad accoglierti.

Resto immobile al desiderio più interiore

non varcare quella soglia,

potrebbe spaventarti ciò che c’è aldilà

o forse non te ne renderesti nemmeno conto.

Chi sbaglia sta vivendo ma chi vive continua a sbagliare

inesorabilmente

o forse per l’ultima volta.


 

venerdì 1 dicembre 2017

lunedì 27 novembre 2017

Un salice piangente

sfiora l’acqua,

rami ricurvi di un verde tenue.

Profumo di rugiada e di mattino

attraverso un buio ancora troppo vivo

per donare spazio alla luce.

Quieta l’anima che lo osserva

placando nel mistero del cuore inquieto

ogni sua pena.

giovedì 23 novembre 2017

Ti ricordi di me

mentre accarezzi il tempo?

Io ti ricordo.

Ogni giorno il pensiero

bussa al cuore,

che inerme

ti ricorda.

Difficile lasciarti al tempo.

Il tempo corre

eppure tu sempre dinanzi

nella mancanza, in un tramonto, in una nota.

Ovunque con me,

mai con me.

mercoledì 22 novembre 2017

Respiri soffocati,

cogliere non possono

la voce di chi

rimane muto

al suo stesso sentire.

Reprimere le sensazioni,

i cinque sensi si dissolvono

nel groviglio intricato del perdono.

Si perdono i confini

della mente.

Non odio o rifiuto

ma stanca e dolce mestizia

pervade.

martedì 21 novembre 2017


La meraviglia

negli occhi di chi guarda

l’anima di chi si rivela.

Il volo dei gabbiani al tramonto

non consola il pianto

della donna che aspetta un ritorno.

Nell’anima inguaribile

percepisce solo distanza

un cuore elastico

che cerca, malleabile,

di adattarsi ai nuovi spazi

creati, imposti, angusti.

Ancora bisognosa

di tempo e fors’anche di

lunghi silenziosi abbracci.

domenica 19 novembre 2017


Un addio

sepolto dal vento

mai soffiato

nella direzione dell’amore.

Grida ovunque.

Insistenza.

Desiderio di protezione:

non può giungere

dal me stesso abbandonato,

purtroppo nemmeno

dal tuo abbraccio.

venerdì 17 novembre 2017


Piove

e si è diffuso un odore intenso

di terra bagnata,

penetra nelle narici.

Sta giungendo la primavera e

chi potrebbe sostenere non sia

verità?

Verrebbe preso per

folle o bugiardo!

Col viso ricoperto di gocce

posso godermi quel sentore di polvere umida

dei temporali estivi.

lunedì 13 novembre 2017

Lo sforzo di trattenere i ricordi e

lasciare andare gli attimi

che non possono tornare.

Crescere nel ventre della vita,

ora accogliente

ora soffocante, 

ed essere partoriti.

Guarda gli occhi 

e senti la pancia:

non è folle

chi ancora sogna

il mare.

mercoledì 8 novembre 2017


Resta attorno all’albero

ed accogli la foglia

che stanca

si stacca dal ramo.

Non può resistere da sola

senza la terra ad accoglierla.

Assorbe il tuo colore

e ti culla.

Liberala dalla notte che sbrana

e cerca la linfa che possa farla

rinascere.

sabato 4 novembre 2017

Nello scorrere

del vento

sento il tempo

tra la polvere.


Nello scrivere

del vuoto

sento le parole
 
tra la paura.


lunedì 30 ottobre 2017

Scavato e chino

sognante e segnato.

Per sempre errante

nel chiedersi il limite,

la linea di confine tra amore e dolore.

E svanisce nel vento,

trascina l’anima inquieta

nelle sfumature di un’esistenza in bilico.

giovedì 26 ottobre 2017


Un cuore nuovo

per innamorarmi ancora.

Un indicibile silenzio ad accompagnare ogni mio giorno,

spesso stanco di me,

com’io stanca di lui.

Sofferente

fra la fioca speranza

di nuove verità

e copiose lacrime.

lunedì 23 ottobre 2017

Ristagna nel sole

il battito del cuore.

Nel silenzio del mattino

il mio messaggio d’autunno

per farsi primavera

ritorna bambino,

scaccia l’incubo contorto

in cui speranza disperazione.

Rimane la distanza fra

il tiepido oggi e il caldo domani.

domenica 22 ottobre 2017


Trattenuta a lungo,

confusa,

abbandonata.

Lacrime nell’ombra

del tuo ricordo;

ancora si specchia

oltre il riflesso invivibile.

Mortale chimera per chiunque,

invisibile a se stessa.

sabato 21 ottobre 2017

Chiedeva incessantemente

quale colore preferiva

ma imperterrita

gli rifiutava la risposta.

Risposta solo per chi

le avrebbe rubato il cuore, diceva.

L’avrebbe scoperta,

l’avrebbe scoperto.

Così rispose:

l’ocra del grano appena tagliato,

sormontato dal verde scuro boschivo

e il colore di quell’albero che si mischia al cielo.

Il colore che vedo ora.

Riesci a vederlo?




venerdì 20 ottobre 2017

Sdraiata,

nella stanza dell’odio,

in attesa.

Immobile,

nell’instabilità.

Non conosco l’amorevole presenza

di un compagno che consola.

Logorante l’invisibilità di chi cammina

rasentando i muri

osservando la rugiada

posarsi su petali di rose

mai ricevute.

mercoledì 18 ottobre 2017

Cerco il tuo sguardo

fra la gente

ma l’altruismo

porta altri occhi.

Cercarti è facile,

trovarti è impossibile,

viverti è morire.

Così rimani nebbia

sfumata nel cielo

a rimirare

la vita del filo d’erba.

 



 

lunedì 16 ottobre 2017

Percepirsi

per capirsi.

Non ho ombra.

Molte ombre mi avvolgono.

Ripenso ai miei passi,

rivedo i miei pesi.

Immersa nella materia,

vivida,

mi nascondo.

Non mi amo, mi evito.

Mi eviti,

ti amo.



sabato 14 ottobre 2017

La donna del mistero

è una donna maltrattata da se stessa.

Il suo sorriso

non sorride,

nasconde.

Le lacrime rigano

troppo spesso il suo volto

ma nessuno ha la capacità di scorgerle

e lei non le mostra.

Fuma,

per aspirare e trattenere

lo sporco del suo dolore

ma deve rilasciarlo subito

in una boccata

e ogni volta perde un’ombra d’anima.

martedì 10 ottobre 2017


Non accetti i tuoi errori,

orrori le tue ferite,

il tuo passato.

Un passante

pressante

sul tuo presente.

Nulla rimane

della tua giovinezza

immeritata.

Un’età di mezzo:

donna nel corpo,

emotivamente bambina,

interiormente troppo adulta

per non essersi ancora trovata.

venerdì 6 ottobre 2017

Rinascerai continuamente

scoprendo un nuovo sentire,

un accogliente abbraccio,

un’enorme sofferenza.

Acqua fredda di sole e sabbia calda di mare

armonia imperfetta di luogo,

commovente rifugio per te

che hai perso contatto col sensibile.

Risuoni o beato essere,

regalando tocchi ovattati.



mercoledì 20 settembre 2017

Lasciare il luogo

pieno di contraddizioni e lacrime,

necessità intrinseca 

di respirare a pieni polmoni

lo iodio dell'oceano

che ti portò alla luce.

Lasciare il luogo dell'abbandono,

dominante

da troppo tempo.

Lasciare il luogo del cuore,

un altro cuore,

per esistere davvero.





sabato 16 settembre 2017

Gusci svuotati 

di corpi esanimi,

sulla riva.

La creatura umana li raccolse 

per poter ricordare

un po’ più a lungo

l’urlo 

dell’onda selvaggia.





martedì 12 settembre 2017


Accendi il rumore

più forte dei battiti,

vibra più della tua anima.

Non senti nulla

non devi sentire più nulla.

domenica 10 settembre 2017


Lo sguardo dell’uomo ferito:

difficile interpretarlo se ancora

alla ricerca del suo sentire!

Identifica oggetto e soggetto,

niente ha logica

in un mondo scientifico.

Vista offuscata da frequenti pianti,

labbra serrate in lunghi silenzi.

Abbraccia quell’anima

e donale il tuo sguardo,

qualsiasi sentimento esprima.



sabato 9 settembre 2017

Farfalle nere senza un’ala

monche e tremanti.

Nello specchio d’acqua

osservano una simmetria inesistente e

si alzano in volo.

Cadono

scontrandosi con la realtà

di essere incomplete.

mercoledì 6 settembre 2017

So dove sono ma è come non lo sapessi.

Vago nella miseria di un respiro rubato.

Perdo ogni giorno qualcosa o forse la ottengo.

Mi smusso o divento spigolo,

non conosco la mia sorte:

cubo o sfera.

Persino il silenzio mi pare rumoroso

in questo vagare di anime inermi

che non comprendono

il loro valore.

Aspetta quella lacrima che lava via il sangue.

martedì 5 settembre 2017

Solitario



A volte,

succede

ti specchi nell’ombra

e non rimane che dolore.

Nascosta e ferma

per ora ad attendere l’angoscia.

Rimasta in disparte

in un angolo buio

per ghermirti

quando, preda distratta, ti volti

e arrendevole,

altro non puoi che

abbandonarti.

A volte dicevi.

Per sempre.

giovedì 31 agosto 2017

Fumano i sospiri

al modo delle risa

nel gelido inverno.

Scorrono

nella stessa direzione,

nel pianto della gioia

e della tristezza,

le lacrime.

Distinguere dolore e gioia

non è possibile

se pronunciati dalle stesse labbra

percepiti dalla stessa anima.

domenica 27 agosto 2017

Arriva la luce

lenta e inesorabile

ma rimani nel sogno che non ricordo,

diventi vivido poco alla volta

durante la veglia

e non v'è nulla di più dolce.

I sogni si bloccano al livello della paura

e paralizzano ogni altra reazione.

Vana follia

ma la delusione ha concesso

alcune ore d'anticipo.

giovedì 24 agosto 2017

Il desiderio di un minuto distratto

che non volge al giorno.

La notte che avvolge brandendo,

come un guerriero,

la sua spada.

E rimane la ferita

dell'assenza sufficiente,

presenza mancata,

perché dolorosamente vissuta,

eternamente ingombrante.





mercoledì 23 agosto 2017

E arriva il suono della tua mente

rimane sorda nel suo sentire.

Acuiti i sensi

al punto da essere,

ora,

incapace di sentimento.

Neo nata

da nutrite, svezzare, da crescere

ma solo se stessa

per farlo senza morire.



 

martedì 22 agosto 2017

L’aria è fredda

e non rimane più nulla.

Terra di desolazione

in uno spasmo di estrema stanchezza.

Chiusa in gabbia

con gli occhi all’orizzonte

ma il cuore altrove.

Riflesso di un’anima,

zavorrata a terra

ma salata come acqua di mare,

che suo malgrado accetta

di non trovare collocazione.


sabato 19 agosto 2017


La pretesa

di vedersi nell’altro.

I propri occhi, le proprie sensazioni.

Io e tu

siamo noi

non altro

eppure altro.

Così vicini,

dannatamente lontani

nel richiamo dell’oggi

al sospiro di domani.

Anime ferite

in cerca di conforto,

ricercano quel poco di pace

che possono trovare

disperse nell’abbraccio

interminabile ma finito.

Sempre lacrime;

non conoscevo tutti questi

sapori del sale

eppure mi sento più viva

anche se oggi, triste.

mercoledì 16 agosto 2017

Tanto affascinante

è l’attrazione fra due poli uguali,

l’insieme di beltà e mistero

che avvicina una stella a un’altra stella.

Il rumore di un bacio

che tanto somiglia

ad un colpo d’arma da fuoco,

nel buio fa esplodere la sua forza

e rilascia il suo dolore.

Cerco il senso delle cose

ma comprendo solo

l’irruenza delle parole,

scorticano e scarnano l’anima.

Blu,

vedo un mondo velato di blu;

tristezza, lacrime e rabbia

quasi impalpabili davanti ai miei occhi

colpiscono con vigore inesauribile.

Dovrei essere felice,

ma non mi sarà permesso.


domenica 13 agosto 2017

Incontri svelati 

di occhi sbagliati,

abbagliati da una luce finta,

senza vita.

Inerme al contatto dell’unico giusto,

si scontra con un muro d’angoscia.



sabato 12 agosto 2017

L’umano sentire

così gentile, duro, complesso.

Mi risveglio

da un sogno troppo denso

per essere pura immaginazione.

Un volto stancamente poggiato sulle mani,

raccoglie fra i palmi le lacrime

del suo essere vivo

ma ancora incompleto.

venerdì 11 agosto 2017


Aveva un sorriso

di quelli che non ti aspetti

bruciava di petali bianchi

e poteva rischiarare la più

scura delle anime, non importava quanto ferite.

Trovava sollievo

lo sguardo che non sapeva

andare oltre il terreno.

Anche se più di una delusione

era passata sul suo viso,

non poteva intaccare

quella splendida dolce margherita.

giovedì 10 agosto 2017


Buonanotte

a chi danza su una corteccia di rugiada,

a chi crede che la vita sia un brivido di dolcezza nella notte.

Buonanotte al fiore più profumato

e alla spina più tagliente

perché anche il dolore

merita amore.

martedì 8 agosto 2017

Mi sono guardata in uno specchio d’acqua

ma ho visto dolore, attraverso quel velo di cielo

che lambiva la mia figura.

Provo un dolce sollievo

quando non devo provare sentimenti,

quando sono in balia di quell’acqua,

quando gli occhi vedono solo contorni sfocati,

quando l’amore è vicino e il dolore più lontano.

Gli occhi bruciano in un vortice di nuovi riferimenti;

non più confini ma serenità.

Non vedo chiaramente ma affogo in

questa dolce, umida sensazione.

lunedì 7 agosto 2017


Occhi chiusi

quasi per dimenticare o per ricordare più intensamente

occhi aperti

per far credere di parlare con ragionevolezza

occhi bassi

per la vergogna, per osservare lo spazio che meriti

occhi tanto vuoti

da poter essere trapassati

ma comunque mai capiti.

sabato 5 agosto 2017

Ogni giorno un freddo afoso,

scorre dell’acqua nella direzione opposta:

nessuno lo nota.

Sta piovendo.

Due ragazzi sono immersi fino alla vita

e si sorreggono con la sola forza di un abbraccio.

Nessuno li nota.

Sta piovendo. Stanno piangendo.

Abbandonarsi a quella corrente contraria,

proteggersi dalla pioggia, asciugarsi le lacrime

e andarsene per un po’, per sempre

fuggendo da se stessi, unici spettatori

di quell’abbraccio , mai esistito.

Sulla riva un corpo esanime, al contrario,

dannatamente reale.

venerdì 4 agosto 2017

Grazie a chi mi ha fatto capire che se guardi oltre, anche una parete può essere un albero


Piove sulle case di città,

sulle false relazioni.

Piove sulla superficie dell’oceano,

ma non si scorgono le gocce.

Piove sui sensi perduti del destino.

Piove sulla stazione, c’è gente che

aspetta e gente che piange.

Piove, ma nessuno ti asciuga le lacrime.

giovedì 3 agosto 2017


Sguardo

inarrestabile e randagio

quando il sole

si spegne nel male.

Affondi nel buio

dell’impossibile,

indugiare

non gli è permesso

nell’azzurro intenso

del mare

o dei tuoi occhi.

mercoledì 2 agosto 2017

Terra, madre che tiene saldi.

Energia raccolta e rilasciata.

Abbracciare costante e tenero,

umida o arida,

costantemente pronta ad accogliere

il pianto dell’essere umano,

il vuoto del cuore

o il torpore dell’anima.

Nuove e vecchie sensazioni.

Sentimento d’abbandono.

Ingiallisco, foglia stanca di sorreggermi;

mi lascio cadere, nella disarmonia del vento

e mi scopro a nutrire la terra,

che nuovamente mi accoglie,

instancabile.

martedì 1 agosto 2017

Cuore di pietrA



Mi ha sempre colpito l’occhio del cervo,

così umido e profondo

ma in fondo tanto assente.

Un cervo, un uomo,

così simili.

Potenzialmente maestosi,

scattano impauriti al rumore ignoto.

Non sopportano di non sapere,

non cercano di scoprire

e si nascondono nel buio del bosco

o della mente, a seconda della specie.



lunedì 31 luglio 2017


Mancato discernimento di giorno e notte,

ore confuse di fuga e pensiero

riportano alla luce e affondano nel buio.

Difficile comprendere le ore notturne:

tempo interminabile o un minuto sfuggito

ai pesanti tocchi del pendolo?

In continua oscillazione tra due estremi,

mai veramente in equilibrio,

accetta il cambiamento

per ricentrarsi e ricominciare il suo moto.

Meccanica perfetta

di un’esistenza imperfetta;

ugualmente abbraccia la vita che muove i suoi passi

verso il mare o verso una nuova cima montuosa.

Posso solo scrivere e soccombere

sotto il peso del mio fallimento.

Descrivere una realtà nemica e scura

come i miei occhi,

densa, come il fumo della mia mente.

Non ricordo il coinvolgimento,

persino la presenza a volte è complessa.

Un futile dialogo tra anime perse

in se stesse, talmente distanti

forse da non essere nemmeno esistenti.



Aridità


domenica 30 luglio 2017

E son gli sguardi innamorati e

le pene dei malati

che ascoltano la notte

piangendo il domani

senza respiro

nel bacio dell’altro

o nel vuoto del buio.

Ritardano il giorno del giudizio,

per vivere ancora quel poco d’illusione

in cui possono sentire una via di fuga

o il loro nome sussurrato nel buio.



venerdì 28 luglio 2017

Indossa gli occhiali scuri

così possiamo osservarci

come animali

che si nascondono fra steli d’erba,

alta come le urla

quando ci scontriamo

e ci infrangiamo a terra

come cascate di parole sbagliate.

Ma il bacio è più dolce

sulla pelle umida

di animali

che si leccano le ferite.

Portami al mare...


Regalami i tuoi occhi per vedere la felicità,

donami la luce per comprendere il mio dolore.

Cercami nel silenzio

mi troverai ferma, fissa, immobile

in una luce scura che non avvolge,

soffoca.

Il sapore del sale misto al fumo

che rimane forte,

impregna lo spirito.

Dolce sentire quella voce

mentre ti sta stringendo,

ti salva o forse è la tua resa.

Non dissolverti nel buio,

cerca un’ancora, torna ancora

e cerca ancora.

giovedì 27 luglio 2017


Deserti ed oceani animati

da reliquiari di esseri umani

troppo stanchi

per soddisfare quella richiesta di vita

tanto pressante,

una realtà tanto concreta

da essere dolorosamente

astratta per loro,

abituati ad essere bendati

nel buio dell’astrattezza

della loro mente.